Come tutti si aspettavano, oggi passiamo altri due pezzi della interminabile saga della venuta di C215 ad esporre le sue opere in giro per Roma. Abbiamo macinato miglia e miglia, mai a piedi ma sempre a cavallo del nostro inseparabile cavallo di ferro che va rigorosamente a energia muscolare.
Questa volta faremo una eccezione alla scaletta che prevedeva un gatto e una scena umana; questa volta vedremo due gatti, due tipi molto svegli. Il primo siamo andato a scovarlo di fronte a uno dei monumenti simbolo della nostra città; mica scemo Guemy, lui le sa proprio scegliere le cornici per le sue opere!
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Il secondo pezzo, dicevamo trattasi sempre di gatto, siamo andati a cercarlo in un rione cult della città, forse il più famoso. Questa volta, C215, abbandonata la classica cassetta postale, coperta di tag in maniera impressionante, si è servito della porta di una casa che sta proprio lì di fronte. Anche questa è ricoperta di tag all’inverosimile, ma lo è in modo molto elegante e C215 si è ritagliato perfettamente il suo spazio, senza acciaccare i piedi.