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Interrompiamo temporaneamente la nostra vista alla grande fabbrica attualmente oggetto delle nostre attenzioni per tornare rapidamente in un altro luogo abbandonato, quello che avevamo visitato l’ultimo dell’anno, il 31 diecembre scorso. Ricordate quel posto che avevamo visitato insieme a Gojo e che ci aveva regalato dei pezzi estemporanei di assoluto valore. Ecco oggi ci torniamo proprio perchè Gojo c’è tornato e questa volta non era solo.
E con nostra somma sorpresa abbiamo accertato che in meno di un mese questo luogo si è radicalmente trasformato. Quando ci andammo trovammo pochi pezzi, roba buona, ma solo timidi assalti a quello che è un luogo immenso, sotterranei, giardini incolti, almeno due edifici di 5 o 6 piani, passaggi dall’uno all’altro serviti da tapis roulants, ahi noi, ormai distrutti; oggi invece vi abbiamo trovato un pullulare di pezzi, realizzati probabilmente negli ultimi due fine settimana, tutta roba di prima qualità e che sarà oggetto di un nostro dettagliato report non appena termineremo quello sulla fabbrica abbandonata che stiamo visitando ormai da quattro giorni.
Iniziamo quindi quello che alla fine sarà ricordato come un aperitivo a una scorpacciata ben più ampia.
Avevamo accennato a Gojo; ecco quindi il suo nuovo pezzo.
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Avevamo accennato che Gojo non fosse solo; vediamo quindi chi lo accompagnava. Iniziamo con uno strepitoso Aloha che per la prima volta si cimenta con la bomboletta. Sempre intenso il suo messaggio!
C’era anche un altro street artist, Fake is Easy, anche lui frequentatore del progetto “FotografiaErrante” (murale al giorno 516 dello scorso 4 luglio), che ha realizzato uno scanzonato e festante tirannosauro.
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C’è anche un po’ di movimento!
festoso passaggio di giovanetti attempati
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Ora andiamo alla ricerca di altri pezzi che passeremo nelle prossime puntate; entriamo in un paio di locali.
qui regna il disordine più assoluto
Laggiù scorgiamo l’ufficio del capo, andiamo a vedere.
C’è un poster indecifrabile, avviciniamoci!
Entriamo per rilassarci un attimo.