Sono passati quasi tre anni dalla nostra ultima visita allo Spin Time Labs. Ci andammo per registrare gli allora nuovi pezzi di Aloha, To/Let, Groove, Yuri e altri. Ancor prima, documentammo tutti i pezzi colà custoditi e dedicammo a quella realtà un intero capitolo del nostro libro “La street Art romana attraverso i Centri di Aggregazione Sociale“.
Ci siamo tornati circa un mese fa, quando la dissennata invasione del Kurdistan da parte delle truppe di Erdogan spalleggiate da un Trump guerrafondaio, spinse Mauro Sgarbi a realizzare un pezzo di rivolta a favore delle donne che, in prima linea, hanno sempre combattuto, per la libertà di un popolo senza patria, oppresso da quattro stati totalitari che ne occupano il territorio.
Arrivammo quasi alla fine del lungo lavoro dell’artista e lo beccammo sulla scala, concentrato sulla combattente Kurda.
Per non disturbarlo più di tanto, ci mettemmo a curiosare lì intorno e subito fummo attratti da tutti quei barattoli su quella pedana.
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E ora la cronaca. Ci quasi siamo, il pezzo è praticamente pronto.
Ma aspetta un po, forse c’è qualcosa che non va!
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E finalmente!
E ora zoomata progressiva!