Beh, siamo quasi giunti alla fine del nostro girovagare per le strade di Torpignattara; ormai la conosciamo come le nostre tasche. Il nostro tour ci aveva già portato in largo Pettazzoni, ci torniamo nuovamente, perchè, proprio di fronte al bar, ci hanno detto che è stata vista Alessandra Carloni che stava realizzando la sua seconda e tanto attesa campana.
L’abbiamo beccata subito, con pennello in mano, mani trasbordanti di vernice, per non parlare poi del suo abbigliamento, una vera e propria tavolozza!
Alessandra Carloni all’opera
e ora circumnavighiamo la sua campana.
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A questo punto con le campane ci sembrava di aver finito, quando ci siamo resi conto che i conti non tornavano; ne mancava una. Per forza, era stata finita in ritardo; quindi gambe in spalla e torniamo di corsa in via Casilina, sempre li mei pressi del famigerato incrocio, dove stanno tutte quelle bancarelle. Lì, Yest ed Er Pinto avevano lasciato il loro segno. Vediamocelo insieme.
"Piacere io sò Hamed e faccio er kebbabbaro un termine coniato da 'na città affamata e ogni "b" che aggiungi je serve da riparo pe' falla sentì uguale ar fruttarolo e ar macellaro"
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Ecco, ora è tutto, ma solo in fatto di campane, manca quindi l’epilogo. Ma per quello abbiamo bisogno di un altro giorno di lavoro. A presto!