Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /522

Il murale al giorno di questa sera richiede una piccola premessa.

Nel 2016 arriva sulle prime pagine dei giornali la notizia di un’asta record da Christie’s a New York. Una statua di cera e resina e con capelli umani, realizzata nel 2001 da Maurizio Cattelan, intitolata “Lui” e raffigurante un Hitler, inginocchiato in posizione di preghiera, con corpo da bambino adulto e uno sguardo impenetrabile, era stata venduta per una stratosferica cifra, oltre 17 milioni di dollari. Sinceramente prima noi non avevamo mai avuto notizia dell’esistenza di questo oggetto provocatorio.

Un momento di fama, la statua, pare lo avesse avuto intorno al 2012, quando fu esposta nel cuore del Ghetto di Varsavia, dove durante il fascismo, lo sanno pure i sassi, solo gli idioti no, vennero massacrati migliaia e migliaia di Ebrei. In quell’occasione, la statua venne posta di spalle dentro un cortile. La gente ne vedeva solo la schiena, appoggiandosi al portone di legno che impediva l’ingresso a quel cortile e sbirciando da un buco. Cattelan, da qualcuno accusato di voler insultare la memoria degli Ebrei, affermò che la sua provocazione voleva far riflettere la gente sulla natura del male.

Tutto ciò premesso, veniamo al pezzo oggetto del murale al giorno odierno.

Un artista che in fatto di provocazione sembra non debba dare resti a nessuno, totalmente a noi misterioso e che si firma “Fondazione Panda”, ha esposto, in due diversi siti romani, un poster raffigurante un fotomontaggio, per l’appunto dell’immagine dell’Hitler inginocchiato di Cattelan e del volto di un Salvini, anche lui dallo sguardo impenetrabile e inquietante al pari del volto sostituito. Chiaro, nella volontà dell’artista realizzatore, l’accostamento dei due personaggi. Per la cronaca, i siti da noi individuati sono il Ponte delle Conce a Testaccio/Ostiense e via di Santa Bibiana, proprio in prossimità del sottopasso ferroviario che, da via Giolitti, immette su piazzale Tiburtino. Noi abbiamo scelto quest’ultima posizione anche per dare ampio spazio alla riflessione da parte del frequentatore del progetto Fotografiaerrante.

il poster fotomontaggio di Fondazione Panda
l’ambiente espositivo
e a proposito di Ebrei

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Questo passaggio di via di Santa Bibiana, più unico che raro per andare agevolmente dall’Esquilino al S.Lorenzo e viceversa, fa sì che chi riesca a esporre (parliamo ovviamente di street artist), abbia una tale visibilità da finire regolarmente se non sui giornali (ma qualche volta avviene anche), sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori e non. Vediamoci qualche passaggio rapido sotto il sole cocente di agosto.

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Passiamo ora al perchè della scelta della presentazione dell’opera esposta in questo sito. Se allarghiamo il campo visivo ponendoci obliqui rispetto al poster appena presentato, si vede che sulla parete di fianco è esposto un altro poster, lì già da tempo.

Anche questo pezzo è molto, molto schietto; rappresenta, questa volta attraverso il disegno, la parodia di Mussolini e la Petacci, appesi a piazzale Loreto. Che questo accostamento non sia del tutto casuale? Ecco il pezzo.

Gli appesi” di Anonimo

passaggi

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