il primo di Agosto di tre anni fa inaugurammo la rubrica “Per Luoghi Misteriosi” per fare il report delle nostre visite in luoghi abbandonati nei quali eravamo più che certi di entravi per una sola volta, vuoi per la loro pericolosità oggettiva (difficile accesso / presenze estranee / guardiani cattivissimi), vuoi per l’isolamento di cui godesse il sito, vuoi per l’esigua sua dimensione che facesse prevedere per il futuro la mancata affluenza di artisti, vuoi per l’imminente trasformazione di destinazione del sito con esecuzione di lavori elefantiaci.
Ecco, il sito che visitammo quel lontano 1 agosto 1916 aveva un almeno tre delle caratteristiche cui accennavamo sopra. Poi, un pomeriggio recente, nel corso di una programmata escursione per immortalare il presente per le vie di Roma, passando distrattamente lungo la recinzione di questo immenso luogo che un giorno pullulava di presenze e di frenetica attività, abbiamo accertato la presenza di una grave falla difensiva. Come non approfittarne!
In quattro e quattr’otto, legate le biciclette a un palo, ci siamo sdraiati sotto quella lamiera sconnessa, siamo entrati, la fortunosa presenza di una lunga scala di legno ci ha permesso un agevole discesa al piano “immensa buca” e da li siamo entrati nei sotterranei.
E questa volta, al contrario di quel primo di agosto, la giornata prefestiva ci ha consegnato questo spettacolare posto privo di pericoli, privo di sorveglianza; abbiamo così avuto la possibilità di girarcelo in lungo e in largo, sopra, sotto; siamo entrati negli edifici rimasti come quel giorno del 2002 in cui si decise di trasferirne le attività in un asettico sito della Roma Est fuori dal GRA, e nelle strutture che si sta faticosamente cercando di costruire, dai manufatti di cui si stanno recuperando le architetture originali (immediato inizio novecento), all’immenso parcheggio sotterraneo, di nuova realizzazione che dovrebbe risolvere definitivamente i problemi della sosta dell’intero quartiere.
Ovvio quindi che le armi che tenevamo strette nelle nostre mani, sono diventate incandescenti; scatti su scatti, abbiamo registrato tutto il registrabile. Passeremo quindi, ad esclusione dei pezzi presentasti a seguito della prima visita, quella del 2016, quasi tutti gli altri pezzi presenti nel sito, cosi da aver realizzato un documento che in futuro potrà essere ritenuto una pietra miliare nella storia degli ex Mercati Generali di Roma. Ovviamente avremo bisogno di fare più di un passaggio per essere completamente esaustivi nel nostro report. Iniziamo quindi il nostro viaggio non prima di aver avvisato che nel caso specifico non citeremo la paternità dei pezzi. Un ulteriore avviso: non c’è bisogno che vi affanniate per visitare il sito, è abbastanza pericoloso, ci sono buche, immensi acquitrini e sorveglianti, beh insomma….. Tanto quel che c’è da vedere, lo potete vedere anche qui!
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Ecco un’apertura
Usciamo e girandoci becchiamo una bella murata
E poi di nuovo dentro
E ora di nuovo fuori per passare in un altro padiglione
E da lontano, un angolo buio, una nicchia; ci avviciniamo
Ed ecco finalmente una scala; la percorriamo per salire al piano superiore, il piano nobile, quello dove avvenivano le contrattazioni, i traffici di derrate alimentari deperibili che nottetempo raggiungevano i mercati rionali della città.
Beh, il seguito a domani……………………..