Torniamo dopo sei mese a Riva Ostiense, quella parte del lungotevere sinistro immediatamente dopo le Mura Aureliane. Questo lembo di strada è defilato e semiabbandonato; costeggia la zona che è del Gazometro, praticamente inutilizzata se non da Italgas che vi tiene strategicamente parte dei suoi uffici e sta in attesa di poter mettere le mani su quest’appetibile area da trasformare in una vera e propria miniera d’oro. Intanto lì dentro sopravvivono miracolosamente delle strutture archeoindustriali che fanno, per la loro bellezza, alzare i capelli anche ai calvi; basta citare quel vecchio polmone in ferro che, fino agli anni settanta del secolo scorso, serviva da equilibratore atmosferico per l’immensa quantità di GPL che stazionava all’interno dall’immensa rete di distribuzione del gas della capitale. Una sorta di “Tour Eiffel de noantri” che nulla ha da invidiare alla sorella parigina se non il fatto che quella è famosa.
Ci siamo passati ieri e con nostra grande sorpresa abbiamo accertato che la murata (vedi articolo numero 2) da noi presentata nientepopodimeno che l’11 novembre del 2015 (tre anni fa!), sì è arresa. Su di lei, irrimediabilmente sferzata dal tempo, dal sole (esposizione a sud-ovest) e dalla pioggia, è stata realizzata una nuova lunga murata che oggi cerchiamo di presentare degnamente ai viandanti di FotografiaErrante.
la nuova murata vista da due angolazioni opposte
Passiamo ora in rassegna, in modo totalmente esaustivo, i vari componenti, iniziando da sinistra e andando verso destra.
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passaggi
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