Torniamo a conversare della nostra passione artistica dopo tre mesi di silenzio aggravato dal triste evento che ha duramente colpito negli affetti il mondo della street art romana e, nello specifico, dopo un anno e mezzo a vedere i pezzi esposti al parcheggio della stazione di Villa Bonelli; con l’impegno solenne di fare una retrospettiva degli eventi succedutisi in tutto questo tempo, siamo ansiosi di mostrare i pezzi e gli attori “beccati” nella nostra odierna escursione lampo. Con grande gioia e con una punta di orgoglio abbiamo fatto la conoscenza di due writers inglesi in escursione sul muro libero forse più ambito e sicuramente più frequentato di Roma. Loro sono “Captain Kris” e “Squirlart” (chi volesse approfondire visiti le loro pagine fb) e li abbiamo trovati mentre stavano realizzando due puppets. Vedrete nelle immagini che, a loro insaputa, oggetto della loro performance erano due animali che a Roma sono espressione di grande rivalità sportiva fatta principalmente di “sfottò”, un’aquila e un giovane lupo, che qui, invece, sono rappresentati in somma armonia. Nella immagine che segue, ecco come abbiamo pizzicato i due giovani writers
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Intenti a realizzare, uno l’aquilotto, l’altro il giovane lupo, guarda caso, che indossa un elmo di foggia antico-romana
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work in progress
ultime rifiniture
apposizione delle rispettive firme
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Ed ecco il pezzo finale!
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primo piano dell’aquila
e quello del lupo
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Ovviamente la nostra visita non si è concentrata esclusivamente sull’operato dei due writers inglesi; li vicino c’era un altro artista, un writer romano, lui si chiama Brown; in ossequio al suo desiderio di non apparire in foto, ci limiteremo a presentare il pezzo da lui realizzato, sulle righe, molto elegante; eccolo:
Brown
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Li affianco abbiamo trovato un pezzo multicolore di Wies, realizzato molto di recente, pensiamo non più di una settimana fa; eccolo
Wies
Conclude questo tratto di muro un altro pezzo, anch’esso realizzato di recente, di Demos:
Demos
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Nella stretta stradina che permette l”accesso al piazzale delle fermate dei bus e e ai binari di stazione tra i tanti, abbiamo colto un pezzo doppio della Black Hand, nello specifico nelle persone di Bone e Bite: