Riprendiamo oggi il nostro viaggio attraverso la street art romana andando a visitare un luogo abbandonato. Si tratta di un edificio defilato, scovato, a seguito di una vera e propria soffiata, nella estrema periferia della città.
E si è trattato di un grande colpo di fortuna entrare un quel grande salone, con le pareti alte una decina di metri, sulla cui parte più alta ci sono una serie non interrotta di finestre che, in collaborazione con le pareti tinteggiate di un grigio medio, esaltano la luce ambientale.
Non a caso un artista romano, nato in strada con un paio di bombolette in mano, oggi ritenuto da tutti uno dei massimi esponenti dell’arte calligrafica (il calligraffito), ha scelto questo edificio abbandonato come suo futuro atelier personale. Un ambiente tranquillo, in zona defilata; ci sono insomma tutti gli elementi per far respirare in questo luogo un’aria eterea che trasporta l’immaginazione in un mondo immateriale dove la ricerca artistica la fa da padrona.
Il nostro ospite, anche se questa volta involontario, lo abbiamo già incontrato diverse volte nel girovagare per la città a registrare le murate realizzate dai writers romani, è Warios. Nel sito da noi visitato, ha realizzato di recente tre pezzi, tutti sulle righe; e, da quanto ci è parso di capire, questo non è che solo l’inizio di un lungo cammino artistico da lui intrapreso. In attesa di scoprirvi in futuro nuovi pezzi, ecco la cronaca visiva della nostra odierna incursione.
Iniziamo con il primo pezzo, la sua firma!
allarghiamo di pochissimo il campo per cogliere un elemento aggiuntivo che incornicia egregiamente il pezzo
Passiamo al secondo pezzo che sta lì proprio di fianco al primo
quella tanichetta sembra volerlo risucchiare tutto d’un fiato
i due pezzi nell’ambiente
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Passiamo ora a vederci il terzo pezzo
nell’ambiente
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Nel caso odierno ci siamo permessi anche un passaggio estremo nell’HDR; quando l’arte ti prende, può accadere di tutto!