Chiusa la parentesi torinese ce ne torniamo di corsa a trattare di cose nostrane. Sentivamo la mancanza di qualche pezzo apparso nottetempo, clandestinamente, su un dei muri dedicati del grande proscenio romano. Ed eccoci subito accontentati, via delle Conce, muro espositivo del ponte ferroviario da poco restaurato. Sono apparsi due poster.
Il primo, un agnello purificatore, tristemente armato di mitra e confortato da una affaticata Nostra Signora della Fotografia. Unica traccia “Agnus imperii”
il pezzo
stupendamente inserito nell’ambiente dove la fa da padrone in incontaminato pezzo di Kocore apparso il 12 agosto del 2015
quel giorno, con ciclista di passaggio
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Passiamo al secondo pezzo; è sufficiente attraversare la strada e sull’altro marciapiede, tra i resti di un faccione di JBRock e il volto dello sfregiato, ecco un campanile missile, anch’esso per nulla confortante, su cui è iscritta la didascalia “Mouselephant “
il pezzo
l’ambiente