Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /293

Oggi dedichiamo il murale al giorno ad un posto misterioso. Un edificio abbandonato, nato probabilmente per diventare un supermercato o un negozio di mobili, oppure un megastore di prodotti di elettronica o di elettrodomestici, chissà. L’unica verità è che questo dinosauro fatiscente, con tanto di rampa per mettersi le automobili della clientela sulla testa, se ne sta lì in decadenza, fra due strade ad alta densità di traffico, malamente recintato, in attesa di chissà quale futura speculazione, magari pagata con soldi presi dalle tasche dei cittadini.

Siamo nella estrema periferia romana; siamo giunti a questa meta, come al solito, a seguito di una soffiata del nostro informatore segreto. Ci siamo seduti sul guard rail, una giravolta di 180 gradi e siamo entrati agevolmente all’interno dell’area di pertinenza dell’edificio abbandonato. Su questo lato non ci sono nemmeno pareti, ma essendo quella di oggi una giornata molto assolata, appena entrati, impieghiamo un po di tempo per aggiustare la nostra vista.

Ed ecco dopo un po’ materializzarsi alla nostra vista la sorpresa che non delude le aspettative. Tutte le pareti interne di questo edificio, costituito da una struttura in cemento armato tamponata da lastroni prefabbricati, presentano pezzi di lettering delle più svariate fatture; dalle date esposte capiamo che questo è un luogo abbastanza tranquillo; troviamo pezzi del 2008 e del 2009 ancora freschi e brillanti; diamogli un’occhiata insieme!

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Terminata la visita all’interno del padiglione, usciamo e ci dirigiamo verso il lato destro del terreno che lo circonda e sulla parete laterale scorgiamo un grande pezzo realizzato, di recente, da Gesta Future, eccolo:

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Gesta Future

Già abbiamo presentato sul progetto FotografiaErrante numerosi pezzi di questo street artist (vedasi in proposito i murali al giorno 217, 196 168 e 8; nonché gli articoli sulla sua opera “Restiamo Umani” esposta sulla parete di un edificio, in via Casilina, in corrispondenza del civico 528).

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visioni d’ambiente

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