Edificio Fleming /12

Alcuni giorni fa, abbiamo accompagnato uno street artist nell’edificio abbandonato a noi molto caro e per la presenza ormai di moltissime opere di street art (vedansi gli undici articoli che portano questo titolo); siamo alla Fleming (a noi piace chiamarla così) quella fabbrica di prodotti farmaceutici lungo la via Tiburtina, inaugurata nel 1950 per l’appunto da Alexarder Fleming, il padre della Penicillina, vissuta intensamente per produrre quel potente salvavita che veniva distribuito in tutta europa, anche quella dell’Est, oltre la Cortina di Ferro, e morta poi nel giro di pochi anni con l’avvento degli antibiotici di ultima generazione.

L’opera realizzata dal nostro artista, Other, è esposta un un piccolo ambiente dove probabilmente veniva stoccato qualche componente chimico  che andava conservato sotto pressione, tesi avvalorata dal fatto che abbiamo rinvenuto, a terra fra i calcinacci, un manometro “Spriano” per liquidi non corrosivi. All’interno del locale è presente inoltre un lavandino con ancora accanto un distributore si sapone a riprova che quell’ambiente richiedesse il massimo della pulizia.

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Work in Progress

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l’opera

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nell’ambiente

Mentre il nostro artista realizzava il suo murale, con famelica curiosità, ci siamo spinti ad esplorare quell’immensa fabbrica, fatta di una miriade di edifici, separati da piccoli spazi di terreno ormai completamente invaso da sterpi, rovi, alberi di acacia. E poi c’è dappertutto una quantità infinita di rifiuti, specie in plastica e carta, misti a calcinacci di ogni tipo,

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come se qualcuno si fosse divertito a disseminarvi milioni di “Gratta e Vinci” e poi si fosse accanito nel demolire tutti i tramezzi esistenti e ne avesse gettato i resti dalle finestre con tutti i panni che c’erano in giro.

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Passando quindi attraverso questo paesaggio lunare, stando attenti a dove mettevamo i piedi, abbiamo fatto incontri multicolori; una miriade di opere di lettering, anche datate, ci apparivano all’improvviso, come superavamo un angolo o ci apprestavamo ad entrare in un edificio. Ecco un assaggio in piccole dosi; faremo poi, più in là, una vera e propria scorpacciata.

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