Riprendiamo il discorso trattato l’ultima volta il 17 luglio scorso; quel giorno presentammo il grande murale realizzato da Blu nell’ambito dei festeggiamenti per l’avvenuto recupero di un terreno da adibire a struttura polivalente a disposizione dei giovani del quartiere di Rebibbia. Grazie alla messa in cantiere del progetto “Mammut” i cittadini di Rebibbia, un quartiere dimenticato dalle istituzioni, hanno cominciato a recuperare alla collettività spazi vitali dove poter creare un minimo di aggregazione sociale. Con Blu vennero chiamati a realizzare altri murales lo street artist Aladin e Zerocalcare che, dismessa per un attimo la veste di grande fumettista, si cimentò nuovamente nell’arte del muro.
Ebbene, alcuni giorni fa, il Maestro è tornato a Rebibbia e, nello stesso comprensorio di palazzi che lo avevano visto protagonista in quei giorni d’estate, ha realizzato, in via Giovanni Palombini, un’altro murales, di quelli che sa concepire solo lui, grandissimo, con tutti i colori del mondo, sferzante, che trasmette un messaggio inequivocabile:
l’opera
sale fino al cielo
Una serie di immagini di particolari dell’opera per meglio cogliere sfumature e contenuti:
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libera composizione dell’opera