Il reportage dalla fabbrica abbandonata dove un affiatatissimo gruppo ha sfoderato pennelli e bombolette per dar luogo ad una insuperabile performance artistica necessita di un’appendice.
Questo perché i due artisti coautori dell’opera presentata nel corso della prima puntata del reportage stesso (vedi articolo del 11 agosto scorso), la suggestiva interpretazione del leone della MGM, ciascuno per proprio conto, hanno realizzato un’altra opera.
Cominciamo con Pino Volpino; per non lasciare solo quello sgargiante leone vi ha realizzato vicino un simpaticissimo e decattivizzato, anzi direi impaurito, orso bianco alla deriva su di un piccolo lastrone di ghiaccio, forse un riferimento all’attualità del problema del riscaldamento globale che vedrà come prima vittima proprio l’orso polare.
un rapido abbozzo a matita e via di bomboletta
ed ecco l’opera
in buona compagnia
i pezzi incastonati in quelle che erano due timide prese di luce per un ambiente nascosto da bui corridoi
L’altra artista, Marzia MNT, si è defilata ed ha scelto come sito ove esporre la propria opera una stanza luminosa:
la “suspense” delle prime pennellate
il soggetto prende forma
breve consulto con i colleghi Volpino e Gori
ed ecco l’opera