Ricordate il murale al giorno numero 100? Lo dedicammo ad Aladin, era il 14 novembre dello scorso anno. Oggi il murale numero 200 lo dedichiamo ad un altro grande della street art, Blu. Perché, direte voi, accomunate Aladin e Blu? Beh, è semplice; primo perché sono due street artist sulle righe; secondo perché, e questa volta ci ripetiamo, tutti e due condividono (insieme a noi) una passione: la solidarietà per i deboli e l’odio nei confronti dei potenti che sfruttano i deboli!
L’opera di Blu che stasera vi presentiamo l’abbiamo scovata al Collatino Underground, spazio sociale di una realtà occupativa in via Georges Sorel, al XXII quartiere di Roma, il Collatino. Siamo nella zona est della città, periferia avanzata ma non estrema.
IL murale è complesso, si estende sulla parte bassa di due pareti di un palazzo, lungo la rampa di accesso veicolare ai locali interrati, per l’appunto quelli utilizzati dal Collatino Underground. Realizzare una fotografia esaustiva dell’opera è risultato impossibile, e per la allocazione dell’opera, e per la mancanza di spazio fisico dove i palazzi sono letteralmente montati uno sull’altro; scusandocene con i frequentatori del progetto “FotografiaErrante”, vi proponiamo alcuni scatti che comunque rendono giustizia ad un’opera molto datata, realizzata da un Blu giovanissimo. Ormai si è persa la memoria di questo murale e siamo solamente riusciti ad accertare che già esistesse nel 2007. Una particolarità: durante il nostro breve contatto con il murale abbiamo avuto, netta, la sensazione che aleggiasse sull’opera lo spirito di un altro grande della street art, Keith Haring!
l’opera vista dal palazzo di fronte
visione dalla rampa di accesso
campo allargato
il volto misterioso
Ed ora una serie di particolari dell’opera: