Siamo alla seconda opera della trilogia della B.A.M.. Oggi 29 luglio è la volta di “Tina” Modotti, dal nome lunghissimo che vi risparmio. Udinese nascita, inizia a lavorare giovanissima e nel 1913 emigra in america dove inizia timidamente la recitazione teatrale. La svolta avviene con l’incontro con Weston, diviene la sua modella e poi la sua amante; vanno in Messico ed entrano in contatto con il ribollente ambiente culturale di Città del Messico. Si dedica sempre dei più alla fotografia e diviene in breve la fotografa ufficiale del movimento muralista messicano; riprende i più grandi street artist ante litteram tra cui quel Diego Rivera marito di Frida Kalo. Voci incontrollate le attribuiscono anche una relazione sentimentale con Frida.
l’autore del murale è sempre Aladin e l’opera si trova all’interno della Biblioteca Abusiva Metropolitana